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Quando visiti la Sicilia ci sono cose che non puoi proprio evitare.
Assolutamente da provare i piatti locali come gli arancini, gustosi coni di riso allo zafferano, ripieni di ragù e fritti; e i cannoli, croccanti gusci di pasta frolla ripieni di ricotta zuccherata e montata e guarniti con pistacchi o canditi..
In tutta l'isola vedrai fichi d'india e bouganville, che crescono ovunque possano trovare un posto. Viti, alberi di limoni e uliveti sono le viste tipiche della campagna, mentre pittoreschi vicoli, case in pietra, mercati animati e chiese imponenti si trovano nei villaggi e nelle città. Questa è la Sicilia.
Dai un'occhiata a qualsiasi vetrina, bancarella di souvenir o maestro ceramista e vedrai qualcos'altro di unico sull'isola. Vasi per piante creati a forma di teste, solitamente venduti in coppia, una donna e un uomo. Sono le Teste di Moro, simbolo della Sicilia derivato da una leggenda di passione e vendetta tra giovani innamorati.
Una giovane bellissima donna viveva a Palermonel XII secolo. Non usciva mai di casa, preferendo invece trascorrere le sue giornate curando le piante rigogliose che coltivava sul suo balcone. La sua bellezza risplendeva attraverso la sua carnagione perfetta, e i suoi begli occhi avevano la stessa profondità e vivida tonalità blu del vicino golfo di Palermo.
Un giorno, mentre curava i suoi fiori, fu vista da un bel giovane moro che passava sotto il suo balcone. Mentre la guardava, fu colpito dalla sua bellezza e in quell'istante si innamorò perdutamente di lei ed era determinato a farla sua. Senza esitazione, bussò alla sua porta, entrò, guardò in profondità quegli accattivanti occhi azzurri e dichiarò il suo amore eterno.
La passione sbocciò ei due amanti furono completamente rapiti l'uno dall'altro.
Passarono alcuni mesi prima che il giovane moro ammettesse che doveva presto tornare da dove era venuto. Le comunicò anche la devastante notizia che al suo paese aveva una moglie e due figli che lo aspettavano. In quel momento l'amore della donna si trasformò in odio amaro quando si rese conto di come era stata ingannata.
Così aspettò che il suo bel moro dormisse prima di prendersi la vendetta finale. Prima gli tolse la vita e poi gli tagliò la testa. In quel modo credeva di poterlo tenere con sé per sempre. Dopo di che portò la sua testa sul suo balcone e la usò per piantare dei giovani germogli di basilico. Ogni giorno piangeva lacrime dolorose che annaffiavano il basilico e lo facevano crescere. I suoi vicini notarono che il basilico cresceva rigogliose e convinti che fosse a causa del vaso esotico in cui aveva piantato i germogli, e non volendo essere da meno, fecero realizzare vasi di terracotta per imitarlo.
Quindi ora, ovunque tu vada in Sicilia, vedrai questi vasi in un milione di forme diverse. Vengono in coppia e di solito sono colorati e riccamente decorati con fiori, frutti e gioielli. Rievocano la Leggenda delle Teste di Moro e ricordano a tutti noi le conseguenze del tradimento….